La «legalità violata» L' accusa: spesso gli inquirenti cercano reati, anziché prove di reati di cui hanno avuto notizia...
Esiste un' esigenza di riforme non colta dalla sinistra, che è rimasta a guardare denunciando «la calata di nuovi Unni» senza chiedersi se quegli Unni, sebbene «un po' barbari», non fossero «anche un po' riformatori»...Pure le toghe hanno avuto e hanno le loro responsabilità, denuncia Violante al termine della sua rilettura dei fatti dell' ultimo quindicennio destinata a far discutere politici e magistrati. Perché si sono lasciate attrarre dalle «luci abbaglianti del moralismo giuridico», e si sono abbandonate (almeno una «parte rilevante» di esse) a un malinteso controllo di legalità. Considerato non tanto «ricostruzione della legalità violata», bensì «verifica che la legalità non sia stata per caso violata»: pubblici ministeri alla ricerca del reato anziché della prova di un reato di cui hanno avuto notizia, come invece dovrebbe essere.
Parole di un Magistrato che è stato presidente della commissione antimafia che veniva indicato come il capo del «partito delle toghe». Uno che tirava le fila del presunto complotto politico-mediatico-giudiziario contro la classe dirigente dell' epoca,
Parole che dovrebbero proporre una profonda riflessione .